
Malta: L’Isola senza Tempo
L’arcipelago maltese era da molto tempo una destinazione che mi incuriosiva. Consapevole del fatto che Malta è particolarmente turistica, vista la vicinanza all’Italia e le numerose compagnie di volo che la servono, nel corso del tempo ho sempre privilegiato mete come la Grecia e la Spagna per cercare un po’ di mare e relax. Attraverso questo post vi parlerò di come ho trascorso 4 giorni a Malta alla ricerca di autenticità e dell’anima nascosta di una delle tante perle del Mediterraneo.
Nel cuore di La Valletta e Le Tre Città
L’arrivo a Malta è stato inebriato dal profumo di Mar Mediterraneo, solo chi l’ha incontrato almeno una volta, lo conosce. La prima meta del mio breve viaggio sarebbe stata La Valletta, la capitale dell’arcipelago maltese. Dopo un’abbondante colazione all’italiana (croissant e cappuccino) mi sono diretta verso una tabaccheria per poter acquistare l’abbonamento dei bus. Tra le varie opzioni ho scelto quello da 12 corse che mi sono bastate per girare l’isola. A quel punto, prendo il primo bus che passava in direzione La Valletta. Nel giro di 20 minuti eccomi arrivata alle porte della magnifica capitale. La Valletta è la più piccola capitale d’Europa. Salta subito all’occhio la maestosa entrata e l’edificio del Parlamento, entrambi progetti di Renzo Piano. Una volta superati questi, ci si trova nel cuore di Malta. Qui, dove la vita guarda verso il futuro, è anche dove, improvvisamente, il tempo sembra fermarsi.
Gli edifici appartengono a epoche dimenticate, lampante è l’incrocio tra architettura araba e cristiana. Le vie paiono sussurrare storie di secoli passati e i porti rimangono i primordiali custodi di meraviglie di luoghi lontani e civiltà antiche, che hanno costruito, nel tempo, l’identità di Malta. Tra uno scatto e l’altro, mi dirigo verso l’estremità più a sud della città per godermi la brezza del mare. Passeggiando senza una meta ben precisa arrivo ai Lower Barakka Gardens. Da qui la vista è spettacolare verso la baia e sulle Tre Città: Senglea, Birgu e Cospicua. Ritorno verso il centro passando davanti al Palazzo del Gran Maestro per poi arrivare alla Co-Cattedrale di S. Giovanni. La Co-Cattedrale, edificio austero e semplice esternamente, una volta entrati lascia a bocca aperta.
La cattedrale è riccamente decorata e impreziosita dall’oro. La storia che si cela dietro al tripudio di sfarzosità che caratterizza ogni suo angolo, è in parte anche la storia delle isole maltesi. È possibile seguirne gli eventi dalle audio guide che gratuitamente vengono date all’entrata. Si conclude la visita della cattedrale con uno dei due dipinti del geniale Caravaggio: la Decollazione di S. Giovanni Battista.

A questo punto vado in direzione delle Tre Città, con l’intenzione di continuare questo tour da cartolina che finora mi ha lasciato gli occhi pieni di bellezza. Arrivo nella città di Birgu (o Vittoriosa) e vista l’ora cerco un posticino dove pranzare. Trovai un ristorante chiamato “BeBirgu“ dove ho provato un piatto del giorno leggero a base di cous cous con verdure e formaggio di capra tipico accompagnato da un bicchiere di vino bianco.

Dopo la pausa pranzo, comincio a camminare in direzione della baia. Passando per vie strette e ripide fiancheggio un bellissimo monastero domenicano dove si stava svolgendo un matrimonio e scendo ancora verso il Museo Marittimo di Malta. Cammino lungo il porto di Vittoriosa e risalgo le viuzze del centro fino ad incontrare un negozietto del poeta grafi comico di Zelig Alessandro Valenti. Ci scambio due parole, compro due souvenir e proseguo lungo la mia via. Cammino per più di mezz’ora e arrivo al Dock N.1 di Cospicua, un progetto per il quale l’Unione Europea ha stanziato 11 milioni di euro e che ha come scopo la riqualificazione delle Tre Città.

Era ormai giunta l’ora di lasciare Cospicua e le altre due città fortificate. Passando in bus (in ritardo) lungo le strada del ritorno, rifletto sul passato di questi luoghi e sull’importanza che hanno avuto per Malta. Primo attracco per le navi fenicie, poi scudo durante l’invasione degli Ottomani e infine, iniziale dimora per i Cavalieri dell’Ordine di Malta.
La mia serata si conclude con una passeggiata sul lungomare di Sliema e cena al volo a base di pastizzi. I pastizzi sono lo “street food” maltese per eccellenza ed è una specie di calzone riempito di ricotta o purea di piselli. Consiglio vivamente un posticino in zona St. Julian’s chiamato “Champs Pastizzeria”.

Mdina, La Città Silenzionsa e Rabat
Il giorno seguente avevo previsto la visita a Mdina e Rabat. É possibile raggiungerla via bus (n. 51, 52 o 53) da La Valletta nel giro di 30 minuti.
L’antica capitale di Malta è collocata su una collina a 200 metri di altezza, dalla quale è possibile godere di un bel panorama sul resto dell’isola.

Mdina mi accoglie con la sua possente ma semplice entrata in stile arabo e con una carrozza che proprio in quel momento stava passando. Lasciando dietro a me un paio di negozi di souvenir, ecco di nuovo la sensazione di essere stata catapultata in un’altra epoca. Mdina, chiamata anche la Città Silenziosa o Città Vecchia, ha di certo di entrambi i soprannomi le caratteristiche. Apparentemente disabitata, disturbata solo dal vociferare di qualche turista, aleggia un certo mistero tra le sue mura. Il silenzio regna sovrano, a tratti. Completamente ignara di ciò che accade al di fuori, chi passeggia tra i suoi vicoli non può non chiedersi chi, un tempo, abbia vissuto in questa città. Passando dalle mani dei Fenici e poi dei Romani, gli Arabi le hanno dato il nome, l’hanno fortificata separandola dalla vicina Rabat. Nel cuore della città si trova la Chiesa di S. Paolo, il quale si dice abbia vissuto per un breve periodo qui, mentre stava intraprendendo il suo viaggio verso Roma. Infine, Mdina diventa dimora di molti nobili maltesi, nonché dei Cavalieri dell’Ordine di Malta.

Dopo un breve giro nella vicina Rabat, è giunta l’ora di tornare verso casa.
Alla sera girando per le vie di St. Julian’s ho trovato questo posticino davvero buono per cena dal nome “Gozitan“ in Paceville Street. Qui è possibile gustare la cucina tipica di Gozo e nel mio caso ho provato un primo piatto a base di spaghetti con ragù di coniglio. Spettacolare!
Comino e la Blue Lagoon
Comino è una delle tre isole dell’arcipelago maltese e la più piccola tra tutte. Ci si può arrivare con dei traghetti dai porti principali o arrivare in bus fino a Cirkewwa e da lì acquistare il biglietto per una piccola imbarcazione che passando attraverso alcune grotte, arriva direttamente ai piedi dell’isolotto.
Che dire? Comino (Kemmuna in maltese) è l’isola della spezia del comino, come dice la parola stessa, e delle acque cristalline. Il mare qui è meraviglioso, limpidissimo e assume migliaia di sfumature e tonalità. Posto ideale per fare snorkeling e nuotare per ore e ore, il relax è assicurato in questo luogo nel mezzo del Meditteraneo. Oltre alle due spiagge principali, la Laguna Blu e Santa Maria Bay, si può camminare intorno all’isola e scoprire qualche posto trascurato dai turisti, fino ad arrivare all’unico hotel qui presente.

Marsaxlokk e St. Peter’s Pool
Ultima tappa del mio viaggio a Malta è stata la cittadina di Marsaxlokk (Marsa Scirocco). Si tratta di un villaggio di pescatori, dove si svolge ogni domenica il mercato del pesce, molto celebre anche fra i turisti. Fu in passato un porto molto importante sia per la pesca, così come per pirati e invasori. Ciò che la caratterizza maggiormente sono i luzzi, tipiche imbarcazioni da pesca, colorate e con due occhi sulla prua di origine fenicia. Si diceva che questi occhi dipinti servissero a proteggere i lavoratori durante la pesca.

Dopo aver girato tra le sue vie e bancarelle, mi sono diretta a piedi verso la vicina Piscina di S. Pietro. (ca 30 minuti). Dimenticatevi la spiaggia sabbiosa e il lungomare, stiamo parlando di un piscina naturale dalle acque cristalline e blu, davvero unica nel suo genere. É il posto perfetto per fare dei tuffi da paura e dove rilassarsi prima di ritornare verso Marsaxlokk e gustarsi qualche piatto a base di pesce fresco della giornata.

E voi cosa ne pensate di Malta? Ci siete mai stati? La consigliereste a chi non c’è mai stato prima?

